UFFICIALE – Ritirata la maglia n°4 di Zanetti. Per Pupi biennale da vicepresidente

Al termine del CdA di questa mattina, Erick Thohir ha ufficializzato il ritiro della maglia numero 4 di Javier Zanetti. Per il capitano nerazzurro, che ha visto scadere oggi il suo contratto da calciatore, è arrivato anche l’annuncio del contratto biennale da vicepresidente del club: “Abbiamo raggiunto un accordo con Javier Zanetti della durata di 2 anni. Sarà il vicepresidente dell’Inter – ha dichiarato il tycoon indonesiano –. La proprietà ha deciso di ritirare la sua maglia numero 4. Naturalmente nell’ambito della prima squadra ci saranno molti movimenti. Abbiamo parlato a lungo io, Marco Fassone, Piero Ausilio e l’allenatore Walter Mazzarri per migliorare la squadra non solo sul campo, ma anche fuori”.

“Il club ha raggiunto un accordo con Javier Zanetti della durata di 2 anni. Sarà il vicepresidente dell’Inter. La proprietà ha deciso di ritirare la sua maglia numero 4. Naturalmente nell’ambito della prima squadra ci saranno molti movimenti. Abbiamo parlato a lungo io, Marco Fassone, Piero Ausilio e l’allenatore Walter Mazzarri per migliorare la squadra non solo sul campo, ma anche fuori. Non voglio dire che ci siano persone più o meno brave, ma noi dobbiamo migliorare la situazione, consolidare la squadra come squadra con nuovi obiettivi perché, quello dell’anno scorso è passato, ora invece dobbiamo stare in Europa e non possiamo fallire”. “Il club ha raggiunto un accordo con Javier Zanetti della durata di 2 anni. Sarà il vicepresidente dell’Inter. La proprietà ha deciso di ritirare la sua maglia numero 4. Naturalmente nell’ambito della prima squadra ci saranno molti movimenti. Abbiamo parlato a lungo io, Marco Fassone, Piero Ausilio e l’allenatore Walter Mazzarri per migliorare la squadra non solo sul campo, ma anche fuori. Non voglio dire che ci siano persone più o meno brave, ma noi dobbiamo migliorare la situazione, consolidare la squadra come squadra con nuovi obiettivi perché, quello dell’anno scorso è passato, ora invece dobbiamo stare in Europa e non possiamo fallire”.

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