Le vecchie glorie di Inter e Real Madrid impattano sul 2-2. Zanetti e Zidane mattatori del match

Una partita che rievoca incontri memorabili e giocatori immortali, almeno per la memoria dei tifosi che li hanno acclamati e supportati per tutto l’arco della propria carriera. Un turbinio di emozioni che ci cattura e ci travolge, facendo riaffiorare il passato. Un ricordo incancellabile che permette agli eroi della nostra infanzia di non invecchiare, nonostante i movimenti siano più lenti e i volti tutt’altro che insensibili al trascorrere degli anni.

Il Santiago Bernabeu ha ospitato le vecchie glorie del Real Madrid e quelle dell’Inter, protagoniste di una sfida senza tempo. Da Zanetti a Zidane, passando per Figo e Zamorano, fino ad arrivare a Cordoba,  Butragueno, Hierro, Toldo, Berti, Beccalossi e tanti altri. Tra le fila nerazzurre, anche chi è transitato da Milano per poco tempo senza incantare l’esigente piazza meneghina: Choutos, Milanese, Centofanti e così via.

La gara si è conclusa sul punteggio di 2-2. Un primo tempo gradevole, durante il quale sono saliti in cattedra Zinedine Zidane e Javier Zanetti, veri e propri mattatori del match. Il primo, al 18′, si prende gioco di Paganin e batte Toldo, incolpevole sul tiro del fuoriclasse francese. Il secondo sfodera una gran conclusione dalla distanza, depositando il pallone all’incrocio dei pali, dopo una buona accelerazione di Suazo e un’azione manovrata da parte della squadra nerazzurra. Da segnalare le buone prestazioni dell’honduregno, capace di scardinare la difesa madrilena con la sua velocità, e di Sergio Conceiçao, abile nel dribbling e nel conquistare il fondo più volte nel corso dei primi quarantacinque minuti. A pochi minuti dall’intervallo ancora Zidane sfiora la doppietta, mettendo a sedere Zé Maria in uno dei confronti più impari della storia del calcio e colpendo il palo alla sinistra del portiere. Dimostrazione che il fisico cambia, ma la classe resta.

Nella ripresa inizia la girandola dei cambi, mentre la fatica ed il caldo cominciano a condizionare l’andamento del match. Figo e Zamorano, in virtù di un passato diviso tra Madrid e Milano, cambiano maglia e si uniscono alla causa nerazzurra. Al 68′, Ivan Perez rompe gli indugi e, di testa, supera Pagliuca. La squadra guidata da Walter Zenga, però, non si arrende e trova, a poco più di dieci minuti dalla fine, l’insperato pareggio con il più impensabile tra gli attaccanti, Lampros Choutos, abile a sfruttare il preciso cross di Zanetti. Al termine della gara, tutti contenti e soddisfatti: il greco potrà finalmente raccontare di aver segnato il primo gol con la maglia della Beneamata, l’Uomo Ragno di aver guidato la sua Inter, anche solo per una volta.

Gli applausi scroscianti per l’uscita dal campo dell’eterno capitano interista e per Zinedine Zidane, idoli assoluti delle due tifoserie, rappresentano il giusto epilogo della partita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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