Grinta, solidità e organizzazione: ecco i segreti della Samp di Mihajlovic

La storia di Sampdoria-Inter degli ultimi due anni potrebbe ingannare il popolo nerazzurro: sia con Leonardo che con Strama in panchina, infatti, l’Inter espugnò Marassi con un rotondo 2-0. Domenica, però, rischia di essere tutta un’altra musica: i blucerchiati arrivano da una sconfitta secca (2-0 contro la Lazio a Roma, ndr) e Mihajlovic non ha nessuna voglia di perdere altri punti contro una sua ex squadra.

Da sempre avversario ostico da affrontare a “Marassi“, la Samp quest’anno ha qualche carta in più da giocarsi. Innanzitutto dal punto di vista della mentalità: quello blucerchiato è un gruppo solido che, dopo un pessimo inizio di stagione con Delio Rossi, ha dimostrato di avere abbastanza carattere per tornare a fare punti e risalire la classifica. Nelle prime sette giornate la Samp aveva accumulato uno score da brividi: 4 sconfitte e 3 pareggi, senza neanche una vittoria; in particolare, il derby della Lanterna perso per 3-0 aveva fatto andare su tutte le furie Garrone jr.

Delio Rossi riuscì a tirare la carretta ancora per sei giornate, poi, dopo un clamoroso 3-4 casalingo col Sassuolo, venne esonerato e subentrò Sinisa. L’allenatore serbo, vice di Mancini ai tempi dell’Inter, riportò subito la squadra a fare risultato: nelle successive cinque partite la Samp ottenne 2 vittorie e 3 pareggi, tra cui quello con l’Inter a San Siro (1-1). Grinta, solidità e organizzazione: sono questi i tre ingredienti principali aggiunti da Mihajlovic ai blucerchiati, che dal cambio di guida tecnica hanno sempre cercato di lasciare pochissimi punti per strada.

Oggi la Samp è una squadra a misura del suo tecnico: corta, compatta, che cerca di giocare in velocità per innescare gli attaccanti. Mihajlovic schiera la squadra con un 4-2-3-1 di quantità e fantasia. L’intuizione del serbo è stata quella di passare alla difesa a quattro, piazzando la coppia Palombo-Krsticic a protezione, per fare da diga e allo stesso tempo impostare con qualità le azioni dalla mediana. Sulla trequarti si muovono i tre fantasisti Eder, Soriano e Gabbiadini (quest’ultimo ad alto rischio forfait per domenica, ndr), che hanno il compito di dare una mano in fase difensiva e ripartire in velocità assistendo l’unica punta Maxi Lopez.

Al di là della temibile organizzazione offensiva, la Samp ha anche una difesa solida, che può contare su elementi di sicuro affidamento. Nel quartetto arretrato vanta giocatori come De Silvestri e Gastaldello, oltre alla giovane rivelazione Mustafi. In porta il brasiliano da Costa, capace di parate importanti ma anche di ingenuità clamorose.

Dopo la sconfitta con la Lazio, che è seguita al bel pareggio con la Fiorentina, Mihajlovic vuole immediatamente un cambio di passo dalla sua squadra. L’allenatore ha usato il pugno duro per assicurarsi la concentrazione del gruppo: niente riposo del lunedì e allenamento mattutino alle ore 7 e 30.

Mazzarri è avvisato: domenica è probabile che l’Inter si troverà davanti undici leoni, che non lasceranno passare facilmente i nerazzurri.

 

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