Stagione di transizione in casa Inter? Per Mazzarri è arrivato il momento di puntare sui giovani!

Ad inizio stagione l’Inter, con le sue ottime prestazioni, aveva lanciato segnali importanti per la lotta Champions, dimostrando grande temperamento e voglia di tornare fra le grandi dopo tre anni vissuti all’ombra del Triplete. Dopo la sconfitta di dicembre con il Napoli e il pessimo inizio di 2014, gli obiettivi nerazzurri si sono inevitabilmente ridimensionati e se i tifosi continuano a sperare almeno in un posto in Europa League, è Walter Mazzarri stesso a ribadire quanto questo sia un anno zero per società e squadra: i cambiamenti avvenuti sono tanti e, certamente, poco trascurabili e la crescita del gruppo resta dunque l’unico punto di approdo di questa, ennesima, stagione di transizione.

I progressi annunciati, però, non si sono visti e la situazione ad Appiano Gentile è addirittura peggiorata, con un’involuzione di mentalità e di condizione rispetto alle prime uscite della stagione, quando l’Inter era riuscita, grazie ad una condizione atletica sopra la media, a mettere in difficoltà parecchi avversari.

Per questo motivo, al di là di una flebile speranza di entrare in Europa, sarebbe meglio per dirigenza ed allenatore, concentrarsi su altri traguardi, intraprendendo un valido progetto improntato sul futuro e sulla crescita dei tanti giovani che cercano spazio non solo nell’undici di Mazzarri, ma anche in prestito altrove. Sono i baby talenti nerazzurri, infatti, a rappresentare una viva speranza per le aspettative future dei tifosi: Taider, Botta, Kovacic, Icardi sono nomi su cui l’Inter deve necessariamente puntare, piuttosto che aggrapparsi a senatori ormai sul viale del tramonto o giocatori di poca affidabilità.

Considerando anche le potenziali promesse che si stanno mettendo in mostra in altre realtà d’Italia (ad esempio Bardi, Mbaye e Duncan nel Livorno) che andrebbero valorizzate e reintegrate nel progetto, l’unica cosa che può restituire il sorriso ai tifosi interisti in questo grigio presente, è la speranza di un futuro più luminoso da cui ripartire.

Antonio Simone

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