I buoni propositi per l’anno nuovo

E’ ufficialmente cominciato il conto alla rovescia, al termine del quale potremo finalmente accogliere il nuovo anno, ricolmi di buone intenzioni e speranze ritrovate: un sollievo in casa Inter, essendo l’epilogo del 2013 la più alta forma di consolazione e una prospettiva appagante per tutti i tifosi nerazzurri.

L’ennesimo ordinario avvicendamento in panchina e quello, meno consueto, volto a ridefinire gli equilibri societari. Thohir e Mazzarri per Moratti e Stramaccioni: così ha avuto inizio una necessaria ristrutturazione che, dopo aver sconvolto le fondamenta, mira alla progettazione di una solida e durevole costruzione. Con un fine preciso, rinascere dopo il nono posto della passata stagione e la conseguente esclusione dalle coppe europee, come una fenice risorge dalle sue ceneri.

Il 2014 è ancora una volta l’anno zero, definizione decisamente inflazionata in questi ultimi tempi. E’ arrivato il momento di lasciarsi alle spalle i vecchi trionfi e le più recenti sconfitte per ripartire da rinnovate motivazioni e scelte mirate. Stilare un elenco di propositi e aspettative per i prossimi 365 giorni è il modo migliore per capire se la strada intrapresa è quella maestra:

1) Il primo posto della nostra lista dei desideri è occupato proprio da quella coppa che conquistammo nel 2010, dopo 45 anni di attesa. Nel tabellone che porta verso la gloria, l’Inter non compare da due lunghissimi anni e il primo obiettivo della nuova gestione rimane quello di farvi al più presto ritorno. Le concorrenti sono agguerrite e, fino a questo momento, più attrezzate rendendo maggiormente realistico un ingresso in Europa League. La volontà o i mezzi: all’ultimo giro di giostra, si vedrà chi avrà avuto la meglio.

2) C’è qualcosa di imponderabile, che fugge dalla sfera delle intenzioni nerazzurre. Al nuovo anno e, più in particolare, alla classe arbitrale l’Inter chiede qualche rigore in più a proprio favore. Non servirebbe nemmeno inventarli dal nulla, basterebbe evitare di sorvolare su quelli previsti dal regolamento. Diciassette giornate di Serie A senza un penalty (quattro sono già quelli a sfavore, ndr)  iniziano a gravare come un macigno sulle nostre spalle.

3) Poche ore ci separano dal 2014 e, di conseguenza, dall’apertura della sessione invernale di calciomercato. Il prossimo mese sarà fondamentale per osservare e comprendere il modus operandi del tycoon indonesiano e per testare le reali ambizioni della nuova Inter. Chiediamo, quindi, chiarezza di idee e scelte indicative di una pianificazione attenta del futuro, perché ripartire nuovamente da zero è un rischio che non ci si può più permettere di correre.

4) Discorrendo di ciò che verrà, non si può prescindere da una maggiore attenzione da riservare al settore giovanile interista, uno dei più prolifici a livello nazionale e continentale. Bardi, Mbaye, Bonazzoli, Olsen, Puskas, Duncan, Tassi e tanti altri rappresentano un patrimonio da non dilapidare ingenuamente. C’è chi può considerarsi pronto ad affrontare le pressioni della Serie A (come Kovacic in prima squadra, ndr) e chi ancora deve dimostrare tutto il suo valore, ma puntare sui giovani è la soluzione più semplice per tornare a essere grandi senza grossi investimenti.

Come osservare un punto fisso all’orizzonte aiuta a non perdersi nell’immensità che si estende davanti ai nostri occhi, così avere una lista di buoni propositi per il nuovo anno può servire a non dimenticarsi dei propri obiettivi e a darci la piacevole impressione che la meta da raggiungere sia più vicina di quanto possa sembrare.

 

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