Kovacic, segnali di ripresa: il talento croato risponde positivamente alla chiamata di Mazzarri

Mateo Kovacic c’è: contro il Parma, si è rivisto a tratti il campioncino dell’anno scorso. Schierato a sorpresa titolare da Walter Mazzarri, domenica sera il centrocampista croato ha fatto vedere alcune tra le migliori specialità del suo repertorio. La sua visione di gioco e la sua capacità di dettare i tempi della manovra sono state a tratti fondamentali per l’Inter e, nel 3-3 finale, l’ex Dinamo Zagabria è risultato uno dei migliori nelle file nerazzurre.

Dopo un inizio di stagione tribolato, il tecnico ha voluto dargli un’altra occasione e questa volta il giovane centrocampista non l’ha sprecata. Schierato da trequartista, in una posizione non sua, il numero 10 nerazzurro è partito male – così come tutta la squadra -, ma con il passare dei minuti ha fatto emergere tutto il suo talento: ha saltato più di una volta il diretto avversario, ha cambiato il gioco da una parte all’altra del campo e cercato di dare geometrie a una fase offensiva che altrimenti sarebbe stata troppo confusionaria.

Schierandolo ancora una volta in una posizione più avanzata, Mazzarri ha confermato di non gradire il suo impiego nel ruolo di mezzala. Mateo, però, è un giocatore che ama essere nel vivo della manovra; non ha nelle sue corde i movimenti da mezza punta e fatica a trovare i giusti tempi di inserimento. Non è un caso che le cose migiori si siano viste quando ha arretrato il suo raggio d’azione, venendo a prendere palla sulla linea dei centrocampisti e invitando Alvarez e Guarin a buttarsi negli spazi creati da Palacio.

Rispetto alle precedenti uscite poi, il giovane talento di Linz ha mostrato anche grande dedizione in fase di non possesso: in più di un’occasione l’abbiamo visto rincorrere l’avversario per aiutare difesa e centrocampo e in un caso è stato addirittura fondamentale per aver fermato con un fallo tattico una pericolosa ripartenza del Parma. Questo cambio di atteggiamento non potrà che essere piaciuto al tecnico toscano, piacevolmente stupito dall’impegno messo in campo dal suo numero 10.

L’era Thohir vuole basarsi sulla valorizzazione dei giovani e Kovacic è uno dei migliori ’94 in circolazione: se Mazzarri riuscirà a farlo esprimere ai suoi livelli, per l’Inter sarà impossibile rinunciare al suo talento.

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