Mazzarri: “Dobbiamo lavorare ancora su tanti aspetti. Nel mercato di gennaio spero che la società…”

Al termine del deludente pareggio casalingo contro il Parma, il tecnico dell’Inter Walter Mazzarri ha analizzato così il difficile momento di gioco e di risultati che sta attraversando la squadra in queste ultime giornate di campionato. Ecco le sue parole nella conferenza stampa postmatch:

Sarebbe facile addossare le responsabilità del 3-3 alla difesa…

“Io parlo sempre di fase difensiva, ma quando si soffre in generale vuol dire che centrocampo e attacco non concorrono in maniera corretta alla fase difensiva. Più o meno abbiamo la stessa squadra che ha terminato lo scorso campionato, stiamo cercando gli equilibri migliori. Rispetto alle partite precedenti ci mancava Taider, che ha qualità diverse da Kovacic e Guarin. Quando abbiamo la palla noi mettiamo in difficoltà tutti, ma quando la perdiamo dobbiamo imparare a difendere meglio. Valuterò quale sarà la formazione più conveniente da schierare di partita in partita”.

I risultati positivi di inizio stagione sono frutto di un’Inter che è andata oltre le migliori aspettative oppure ci sono stati dei problemi dopo la sosta di novembre?

“Credo sia stia pagando soprattutto la responsabilità di essere in una posizione di classifica importante alla luce degli ottimi risultati delle prime dodici giornate di campionato. Queste ultime tre uscite hanno invece denotato una squadra un pò troppo contratta e non sufficientemente fluida nei movimenti con e senza palla. Ma sappiamo benissimo che il campionato italiano è molto equlibrato e difficile. A parte la Juventus che sta tenendo un ritmo impressionante, tutte le altre grandi stanno avendo i loro problemi per quanto concerne la continuità di risultati. Quindi non sono eccessivamente preoccupato per questo momento non esaltante di stagione. Analizzeremo, come sempre, questi aspetti in settimana per poter preparare al meglio la prossima sfida col Napoli e proseguire il nostro percorso di crescita”.

Può essere un fattore negativo il fatto di non poter avere un confronto diretto con il nuovo proprietario dell’Inter Erick Thohir sia durante la settimana che al termine delle partite?

Può essere un fattore importante solo per quanto riguarda la scelta della rosa e le valutazioni di mercato che una squadra può effettuare per cercare di crescere e migliorarsi. Sul discorso di un confronto a fine gara non credo sia così determinante. Capitava e capita ancora di avere un confronto con Massimo Moratti e spiegare il perchè di alcune scelte da me effettuate durante la partita, ma questo non cambia nulla sulle scelte future da adottare. Il ruolo dell’allenatore spetta a me e così è sempre stato nei miei dodici anni di carriera”.

Al momento sembra che Kovacic e Guarin non riescano a trovare il ruolo giusto. Devono ancora essere inquadrati a livello tattico?

“Al di là dei risultati, l’organizzazione di gioco è importante. Ci sono delle variabili da valutare e basta fare due o tre cambi per perdere un po’ di sicurezza. Non a caso parlo di programmazione e di anno zero. La rosa va valutata e le cose vanno fatte con oculatezza. Poi a gennaio la società vedrà come si potrà migliorare la squadra, spero su indicazione dell’allenatore”.

Ci sono anche aspetti positivi, come la prestazione di Kovacic. E’ d’accordo?

“Questa è una partita che ha avuto momenti diversi. Abbiamo iniziato male, poi la squadra ha ingranato, grazie anche a Guarin e Kovacic che hanno cominciato a giocare. Nel nostro momento migliore c’è stato l’infortunio di Handanovic e siamo andati al riposo in svantaggio. Fino al 3-2 abbiamo fatto gran calcio, ma appena ci siamo rilassati il Parma ha trovato il pareggio. Da lì poteva succedre di tutto e anche la tattica è andata a farsi benedire perchè entrambe le squadre volevano vincere. Alla fine, però, il pareggio è il risultato più giusto”.

 

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