CALCIOMERCATO/ Per la corsia mancina torna di moda il nome di Criscito

Oltre a quello relativo al reparto avanzato, uno dei problemi lamentati dal nuovo presidente dell’Inter è quello legato alle fasce e, più precisamente, alla corsia sinistra, dove Alvaro Pereira non sembra fornire le adeguate garanzie in caso di assenza di Yuto Nagatomo. L’uruguaiano, infatti, non è riuscito a beneficiare della cura Mazzarri ed è facile ipotizzare che la dirigenza interista valuterà una sua possibile cessione sin dalla prossima sessione di calciomercato.

Qualora l’ex Porto dovesse partire, ci si butterà a capofitto su un esterno sinistro di ruolo. Con Wallace che fatica a ingranare, risulta difficile supporre che uno, tra lui e Zanetti, possa essere dirottato sulla corsia mancina per fare da vice al nipponico ex Cesena. Tanti nomi sono stati fatti, a partire da Alex Sandro del Porto, passando per Gabriel Silva dell’Udinese, arrivando fino ad Emiliano Insua e Cristian Ansaldi. Nelle ultime ore, però, è comparso prepotentemente il nome di un vecchio pallino di Walter Mazzarri, ovvero quel Domenico Criscito che, nell’estate del 2011, rifiutò di tornare a Napoli (sua città natale) per accettare l’onerosa proposta dello Zenit San Pietroburgo.

Ora, però, lo scenario sembra cambiato. Il giocatore pare essere allettato non poco dalla possibilità di tornare in Italia e le parole rilasciate dal suo procuratore Andrea D’amico ai microfoni di Calciomercato.com ne sono una palese testimonianza: “Per ora sono solo voci. Criscito gioca in un club importante in cui si trova bene. Chiaro che l’interesse di una grande squadra come l’Inter ci fa piacere, ma è ancora presto per parlarne“.

La valutazione attuale del suo cartellino si aggira intorno ai dieci milioni di euro (la stessa cifra versata a Preziosi due anni e mezzo fa ndr), ma quello non costituirebbe il problema principale, dato che tale somma verrebbe ammortizzata con l’eventuale cessione di Pereira. L’ostacolo maggiore, infatti, sembra rappresentato dai quasi tre milioni di euro netti che il giocatore percepisce annualmente in virtù di un contratto che lo lega al club russo fino al 2016.

 

 

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