A San Siro arriva il Trapani: una sfida per cancellare le ultime brutte prestazioni

Verrebbe da non chiudere occhio a ripensare a come l’Inter ha giocato e poi pareggiato con la Samp. Quel gol di Renan all’89’, come negli incubi peggiori, appartiene alla categoria delle ferite più fastidiose per un tifoso. Invece non va fatto: bisogna, costi quel che costi, superare il trauma di aver visto ancora una volta l’Inter schierata con cinque difensori, quattro centrocampisti e una sola punta (sempre lui), abbandonare il ricordo di Belfodil che entra all’86’ quando ormai bisognava solo difendere il risultato. Ad aiutarci possono servire le smorfie di Thohir allo stadio, che al suo esordio a San Siro ha visto “la peggior Inter della stagione”, parola di Mazzarri, della serie incubo che si avvera. Ma soprattutto il fatto che già domani si torna in campo per il quarto turno di Tim Cup contro il Trapani.

Walter Mazzarri è rimasto molto deluso dalla prestazione dei suoi contro la Samp, tanto da non nasconderlo nelle varie interviste post match. Ha parlato di squadra sottotono, di “scarsa intensità”, “atteggiamento sbagliato”, e ben altro ha aggiunto tra le mura dello spogliatoio. Ormai è chiaro anche per il tecnico, ma per tutti gli altri lo era già da almeno un paio di partite, che la squadra ha smesso di girare ai ritmi di inizio anno. Se manca la grinta, la voglia di rifarsi dopo la brutta stagione passata, oppure la vigoria atletica sfoggiata da agosto a poche settimane fa, lo può sapere solo lo staff di Mazzarri. Certo ci vuole un cambio di passo, al più presto.

La partita contro il Trapani arriva per questo al momento giusto. Mazzarri avrebbe voluto più tempo per lavorare e mettere a posto quello che non va in vista di Inter-Parma, una partita che non si può sbagliare. Ma, vista la delusione dei tifosi nerazzurri dopo la Samp, più del lavoro serve una partita in cui i giocatori mettano in campo tutto quello che hanno per dare una scossa all’ambiente. Servirà anche per dare fiducia a chi finora ha giocato meno: Kovacic, Belfodil e, probabilmente, anche Andreolli e Wallace.

L’avversario è quello che è, siamo in Coppa Italia, ma l’Inter non si potrà permettere di giocare di fioretto dopo le ultime prestazioni deludenti. Ci vorrà, al contrario, una gara di grande intensità dall’inizio alla fine, nella quale recuperare la cattiveria di inizio stagione e segnare qualche gol in più. Mazzarri dovrebbe dar spazio ai giovani, chiedendo loro tanta corsa e velocità di palleggio. Tutto quello che è mancato domenica pomeriggio, dove l’Inter, specie nel secondo tempo, sembrava svogliata, stanca, lunga e senza cattiveria.

Contro il Trapani bisogna ricominciare il percorso. Del resto questa stagione è cominciata proprio da lì, dalla Coppa Italia, da quel 4-0 contro il Cittadella che fece subito capire a tutti che la squadra aveva assimilato la mentalità di Mazzarri. Ora questa certezza è meno evidente. Basterebbe una bella prestazione mercoledì per convincerci che le cose non sono cambiate troppo e svegliarci dagli incubi delle ultime partite.

 

 

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