Pereira ancora ai margini, in attesa di sottoporsi alla “cura Mazzarri”

Alvaro Pereira ai marginiCon la grande gara disputata contro il Sassuolo, Ricky Alvarez ha confermato ancora una volta quanto stia diventando importante la sua presenza per questa Inter. Da questo punto di vista, il trequartista argentino è diventato il simbolo del grande lavoro svolto da Walter Mazzarri sui giocatori che, fino a pochi mesi fa, erano considerati solo dei grossi equivoci. Lo stesso Moratti non ha mai nascosto che la scelta di affidarsi al tecnico toscano era dovuta proprio alla sua capacità di far rendere al massimo la rosa a disposizione.

Tra gli elementi rimasti ai margini, però, c’è Alvaro Pereira che l’anno scorso è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante con Stramaccioni, ma senza incidere (se non negativamente) sul rendimento della squadra. L’esterno uruguaiano ha trascorso gran parte dell’estate con le valigie in mano, nonostante l’arrivo di Mazzarri (suo estimatore ai tempi di Oporto) avesse acceso in lui la speranza di rilanciarsi ad alti livelli. Tuttavia, un precampionato difficile e le prestazioni più che soddisfacenti di Nagatomo lo hanno costretto a vivere da spettatore questo primo scorcio di stagione a tal punto che, dopo i 25 minuti disputati in Coppa Italia contro il Cittadella, l’ex Porto sta ancora aspettando il momento dell’esordio in campionato.

In ogni caso, al termine del match del “Mapei Stadium”, Pereira si è confessato ai microfoni di Goal.com mostrandosi comunque felice per il momento che sta attraversando la squadra: “Dobbiamo continuare il lavoro che stiamo facendo, ma abbiamo giocato molto bene fino ad ora. Il ritorno di Milito? Sappiamo quanto abbia lavorato duramente per tornare. Ora è di nuovo con noi e ha già ritrovato la via del gol. Sarà un grande aiuto per la squadra”.

Pereira appare tranquillo anche quando si parla del suo mancato utilizzo: “Io provo a fare sempre del mio meglio, come squadra dobbiamo remare tutti nella stessa direzione perché questa è la cosa più importante”E chissà che i prossimi impegni ravvicinati non siano l’occasione giusta per vedere se la “cura Mazzarri” riuscirà nel miracolo di riportare anche il numero 31 nerazzurro su alti livelli di rendimento.

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