Patron del Sassuolo, ma tifosissimo del Milan: Squinzi sogna lo sgambetto all’Inter

Squinzi SassuoloDopo il più che convincente pareggio interno contro la Juventus, la nuova Inter di Mazzarri è al lavoro da inizio settimana per preparare al meglio la quarta prova stagionale che la vedrà impegnata nell’antipasto domenicale (calcio d’inizio ore 12.30, ndr) a Reggio Emilia contro il neopromosso Sassuolo del patron Giorgio Squinzi.

Partita apparentemente “normale” sulla carta, con entrambe le squadre che andranno alla caccia dei punti necessari per alimentare i rispettivi obiettivi e con un pizzico di pepe in più dovuto semplicemente al fatto che, per la prima volta nella sua storia, il Sassuolo avrà l’onore di ospitare un grande club come l’Inter tra le mura amiche.

Ma non sarà proprio così: Giorgio Squinzi infatti, oltre ad essere patron dei neroverdi e presidente di Confindustria, è anche grande tifoso del Milan e da svariati decenni molto amico di Silvio Berlusconi, tanto che, già sul finire della scorsa stagione, quando la propria squadra era al vertice del campionato cadetto e lanciatissima verso la promozione, aveva dichiarato: “L’anno prossimo saremo in Serie A. Chi tiferò tra Milan e Sassuolo? Ovviamente Milan, al cuore non si comanda. Piuttosto la vera partita, che cerchierò in rosso sul calendario e attenderò con ansia, sarà quella contro i nerazzurri; la vittoria in quell’occasione significherebbe coronare il sogno di una vita”.

E il caso ha voluto che l’attesa, per il patron “rossoneroverde”, non fosse poi così spasmodica: dopo un inizio sicuramente non esaltante, con tre sconfitte nelle prime tre giornate di campionato contro Torino, Livorno e Verona, sarà proprio l’Inter a fare tappa al Mapei Stadium, nel primo dei due round stagionali che potrebbero permettere a Squinizi di realizzare il suo sogno.

La speranza dei tifosi nerazzurri, che da qui a inizio partita sentiranno sicuramente riecheggiare queste parole, è che il sogno di Squinzi rimanga tale e che il pranzo servito dallo “chef” Mazzarri si riveli indigesto.

Dal canto loro, l’Inter e il tecnico toscano, superiori storicamente a questo tipo di dinamiche, continuano a preparare nei minimi dettagli la trasferta in terra emiliana, vivendola solo come un’ulteriore occasione di avvicinamento a quella perfezione tecnico-tattica che permetterebbe al club di Corso Vittorio Emanuele di tornare finalmente a lottare per grandi traguardi.

 

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