ESCLUSIVO – Recalcati: “Contro la Juve due punti persi. Moratti-Thohir si chiude entro…”

Christian RecalcatiUn’impresa sfiorata, una piacevole e dolce sensazione durata solo una manciata di minuti, un’esultanza esplosa con tutta la sua veemenza e interrotta repentinamente dal solito gol di Arturo Vidal, unica maglia bianconera in un’area di rigore colorata completamente di nerazzurro.

La mattina dopo è sempre quella dei giudizi, quella più temuta da tutti, come l’attesa che separa uno studente dalla conoscenza del risultato di un test affrontato il giorno prima. In questo caso, però, l’esito può essere solo positivo e il banco di prova da ritenere superato a pieni voti. Da una parte l’orgoglio per aver combattuto ad armi pari contro la corazzata Juventus, dall’altra parte l’amarezza tipica dell’occasione persa. La rabbia e l’insoddisfazione, però, sembrano prevalere a tratti sull’esaltazione personale e l’entusiasmo e questo atteggiamento rappresenta una ulteriore testimonianza della ritrovata voglia di vincere e competere ai massimi livelli.

Del derby d’Italia e di tanti altri argomenti ha parlato, ai microfoni di Spaziointer.it, Christian Recalcati, voce ufficiale della Beneamata nei canali di Mediaset Premium.

Iniziamo dall’attualità e, nello specifico, dal derby d’Italia giocato ieri. Un punto guadagnato considerato il blasone dell’avversario o due punti persi, visto l’andamento di una gara, che ha visto la Juventus pericolosa solo nei minuti finali?

“Due punti persi. Un errore che parte dall’alto. L’Italia intera sapeva che all’Inter serviva un esterno. Il primo a volerlo era Mazzarri, ma si è voluto far passare Jonathan come fenomeno del momento, con i tifosi che quasi quasi abboccano. Asamoah non gioca nel Genoa e nemmeno nel Catania. Rimpiango un giovane italiano: Davide Santon”.

Un nome su tutti: quale giocatore l’ha impressionata maggiormente in questo avvio di stagione? E chi si sente di rimandare dopo sole tre partite?

“Mi ha impressionato Hugo Campagnaro, mentre la delusione si chiama Fredy Guarin”.

Capitolo Alvarez: la storia si ripete un’altra volta. In ombra nel primo tempo nel ruolo di spalla, decisivo nella ripresa come mezzala. Il suo assist, come il gol a Catania, è arrivato proprio nel momento dell’arretramento a centrocampo. Quale soluzione tattica potrebbe essere la migliore? Guarin in panchina, Alvarez mezzala e l’inserimento di un attaccante sin dall’inizio?

“Ricky, secondo il mio punto di vista, può giocare a centrocampo, non fornendo così punti di riferimento agli avversari. A centrocampo schiererei due esterni più Taider o Guarin con Kovacic e Alvarez”.

Qual è il maggiore merito che riconosce a Mazzarri in questo momento? E che traguardi può centrare questa Inter?

“Io penso che il nostro Scudetto sia, realisticamente, il terzo posto. Mazzarri ha un grande merito, ovvero sta creando un gruppo”.

Sei gol in tre partite, un solo gol subito, sette punti in classifica, ben quattro giocatori già in gol… Quale di questi dati la soddisfa maggiormente?

“Il fatto di aver subito un solo gol in assenza di Samuel fa capire quanto bene stia lavorando Mazzarri. E, poi, segnare sei reti con uno schieramento che prevede un’unica punta è tanta roba…”.

Ritornando al mercato, un voto complessivo a quello nerazzurro? E, a parte la grave lacuna sulla corsia destra, cos’altro poteva essere e non è stato fatto?

“A parte Campagnaro, a mio avviso, si è speso troppo dove, invece, si poteva risparmiare. Faccio un esempio: Belfodil – pagato 1.5 per la comproprietà più Cassano, questa è la verità – si poteva evitare, anche se e’ un’operazione da bilancio”.

Continua a parlarsi ininterrottamente del passaggio di consegne societario. Quali sono le sue prime impressioni riguardanti la figura di Thohir e le intenzioni del magnate indonesiano. E, inoltre, è reale secondo lei il nuovo inserimento dei cinesi?

“Ieri, nel pre-gara, ho raccolto la testimonianza di una persona molto vicina a Moratti, che mi ha chiaramente lasciato intendere che entro venti giorni si dovrebbe procedere con il passaggio di consegne alla cordata indonesiana”.

Chiusura su Milito: finalmente il ritorno in panchina. Quale ruolo può ritagliarsi l’argentino in questa Inter? Non potrebbe finire per togliere minuti importanti a Icardi e Belfodil?

“Quale ruolo può ritagliarsi? Sicuramente sarà il titolare fisso…”.

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