Juan Jesus: “Con la Juve non è una partita normale. Devo ringraziare Mazzarri perchè…”

Juan Jesus InterCome pioggia d’estate: non si percepisce tanto dalla visione delle nuvole che offuscano il cielo o dal suono del suo scroscio, quanto invece dall’odore, inconfondibile per il nostro olfatto, emanato dall’erba e dalla terra bagnata. Così il derby d’Italia non è una partita di calcio come le altre: non serve osservare il calendario o ascoltare le parole dei protagonisti per rendersi conto del suo imminente arrivo, ma semplicemente te ne accorgi dall’aria che si respira, dall’atmosfera che si viene a creare intorno ad essa, tutta intrisa com’è di speranze e illusioni. Una partita che, soprattutto dopo Calciopoli, è diventata uno scontro tra due diverse ideologie, due differenti modi di interpretare il calcio, come se al suo epilogo venisse assegnato un trofeo immaginario e aggiuntivo rispetto alla conquista dello Scudetto.

Ci ha messo poco a capire l’importanza di questo match Juan Jesus che, al suo secondo anno in nerazzurro, sembra parlare già da veterano, pronto a caricarsi di responsabilità in una sfida in cui ogni errore vale doppio. Si esprime in questi termini il brasiliano, in un’intervista mandata in onda da Inter Channel: “E’ un derby d’Italia, bisogna stare sempre attenti perchè un errore in questa partita può essere decisivo. Bisogna essere sempre concentrati al 100% per non prendere gol. Ai compagni nuovi che ancora non hanno giocato il derby dico di stare attenti, perchè non è una partita normale”.

Il talentuoso difensore nerazzurro parla anche della preparazione sostenuta in questi giorni, senza poter contare dei tanti nazionali in giro per il globo, tra cui i sudamericani che saranno disponibili soltanto due giorni prima del match: “Il lavoro procede bene, il mister chiede sempre le stesse cose anche in mancanza dei nazionali, dobbiamo fare bene in allenamento perchè sabato c’è la Juve.

Sin da questi primi impegni è possibile intravedere una maggiore attenzione tattica del brasiliano, che continua il suo costante percorso di crescita, dopo una stagione vissuta e interpretata tra grandi prestazioni ed errori dettati dall’inesperienza: “Ogni allenamento, ogni partita, cresco sempre di più. Mazzarri è un bravo allenatore che ti insegna sia a difendere che ad attaccare e posso solo ringraziarlo per questo.

Con gli arrivi di Campagnaro, Andreolli e Rolando, la conferma di Ranocchia e il ritorno di Samuel, sono tanti i difensori centrali a disposizione del tecnico livornese: La concorrenza fa bene, perchè sono tutti difensori fortissimi. Questo è un beneficio per la mia crescita e quella della squadra”.

L’ex Internacional non si sbilancia nell’individuare una singola squadra da battere: “Io penso che tutte le squadre del nostro campionato debbano essere battute, perchè noi siamo l’Inter e dobbiamo dare il massimo sia nell’affrontare Juve o Milan, sia nell’affrontare il Sassuolo. Dobbiamo sempre cercare di vincere”.

Considerazioni importanti anche sulla rosa della Vecchia Signora e su chi teme maggiormente nel reparto offensivo: “Loro sono tutti bravi: ci sono Tevez, Llorente, Vucinic. Bisogna stare attenti a tutti, ad esempio a Vidal che si inserisce sempre molto bene”.

Si profila il sold out a San Siro e questo non spaventa, di certo, Juan Jesus: “Mi piace giocare in uno stadio pieno, perchè il sostegno dei tifosi è importante per la squadra”.

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