Campagnaro: “Possiamo giocarcela con tutti. Tra qualche giornata capiremo se…”

intervista CampagnaroCampagnaro è in Argentina con i compagni Alvarez e Palacio. Inutile spiegare quanto sarà importante che l’aereo che li dovrà riportare a Milano da Asuncion (dove martedì giocheranno Paraguay-Argentina) non abbia ritardi. Tra i migliori anche a Catania, il difensore ha parlato dell’avvio di stagione dell’Inter.

Cosa ha portato Mazzarri?

Nell’organizzazione della squadra sappiamo tutti cosa fare, per me è il 7^ anno con lui e capisco bene tutti i movimenti, però anche gli altri ragazzi si stanno adattando benissimo. Nel gioco di Mazzarri se ognuno fa quello che deve fare si può mettere in difficoltà tutti quanti. Juve compresa. Sono fortissimi, ma avranno grande rispetto di noi perché se rispettiamo le consegne del tecnico ce la giochiamo anche con loro. Sarà una lotta, vedremo cosa succede”.

È un segnale la vittoria di Catania?

Sì, perché si è vista in campo una squadra più solida. Era la nostra terza partita ufficiale e siamo sempre andati in crescendo. Gara dopo gara, siamo sempre più compatti e organizzati”.

Dove può arrivare l’Inter?

Non avendo le coppe possiamo puntare più degli altri sul campionato, ma ci sono squadre con qualcosa in più di noi. Giocando in Europa però lasceranno qualcosa”.

Il suo acquisto, a zero euro, è oro per l’Inter.

“Io cerco di fare quello che mi chiede Mazzarri. Poi la prestazione del singolo può anche risaltare ma se non hai organizzazione di squadra, nel calcio fai poca strada”.

Cosa ha “insegnato” a Ranocchia e Juan Jesus?

Loro in campo sanno benissimo cosa fare perché Mazzarri ci martella tutti i giorni sulla tattica. Finora non abbiamo preso gol e ci tirano pure poco in porta. E questo vuol dire tanto”.

Si aspettava che l’Inter di Mazzarri, dopo tre partite, fosse già a questo punto?

“Dall’inizio abbiamo fatto un buon lavoro, ma è ancora presto. Abbiamo giocatori importanti fuori come Milito e soltanto tra qualche giornata potremo capire dove può arrivare questa Inter”.

 

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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