Taider: “Ho provato a dare il massimo, è andata bene. I miei compagni…”

intervista Taider Catania-InterSaphir Taider non doveva scendere in campo, visto l’impiego dal primo minuto di Kovacic. Il caso ha voluto però che il giovane croato fosse costretto ad uscire dopo aver subito un colpo. Così il centrocampista algerino è dovuto entrare, quasi a freddo, e giocare subito da interno sinistro, da vero jolly, visto che col Genoa era stato impiegato nel finale come mediano davanti alla difesa.

Intervistato ai microfoni di Inter Channel, Taider racconta le emozioni della sua prima trasferta nerazzurra, e del suo ambientamento nell’Inter. Per lui che non si aspettava di giocare deve essere stato duro immergersi immediatamente nel clima partita, con la giusta concentrazione: “non è mai facile entrare di colpo in una partita così difficile“, racconta infatti l’algerino, “io ho provato a dare il massimo da quando sono entrato. Alla fine è andata bene.

Si parla dei compiti tattici che Mazzarri chiede ai suoi centrocampisti, Taider sapeva bene cosa fare una volta in campo: “Quando sono entrato vincevamo già 1-0, era importante stare uniti e compatti e non prendere gol. Poi dovevo accompagnare le azioni offensive, per non lasciare da sole le due punte.” Difesa, insomma, ma anche inserimenti e contropiede, è il verbo tattico del mister toscano, i giocatori danno prova di averlo già imparato.

A vederti da fuori sembra che tu sia all’Inter da molto tempo, gli dicono. Saphir risponde che “sì, è vero, mi trovo molto bene con tutta la squadra e i miei compagni mi hanno accolto alla grande. Non è difficile del resto ambientarsi in una squadra come l’Inter, piena di campioni e di gente simpatica.

 

 

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