Verso i sedicesimi di Europa League: l’identikit del Cluj di Paulo Sergio

ClujL’urna di Nyon non è stata sicuramente crudele, ma l’avversario riservato all’Inter per i sedicesimi di Europa League è tutt’altro che abbordabile.

Il Cluj rappresenta una fra le più belle realtà viste nella scorsa fase a gironi della Champions. La splendida, nonché inutile, vittoria dei romeni all’Old Trafford è solo la ciliegina sulla torta di un cammino splendido, in cui probabilmente avrebbero meritato di più.

Nel 2008, la società di Iuliu Mureșan ha compiuto l’impresa di essere la prima squadra non di Bucarest a conquistare il campionato dopo 17 anni di dominio dei club della capitale. Questo successo è sicuramente frutto della nuova politica attuata dal 2002 in poi dalla SC ECOMAX M.G., società venditrice di automobili il cui intervento ha permesso di porre fine a delle grosse difficoltà economiche e di risalire dalla Divizia C ai vertici del calcio locale.

Allenata da Paulo Sergio, la compagine nata nel 1907 vanta nel suo palmares 3 titoli, altrettante coppe e due supercoppe nazionali, competizioni vinte tutte nell’ultimo quinquennio, quando sulla panchina dei Feroviarii si sono succeduti due tecnici di casa nostra: Maurizio Trombetta ed Andrea Mandorlini. In particolare, il primo colpì tutti gli addetti ai lavori, quando nell’autunno del 2008 sconfisse all’Olimpico la Roma per 2 a 1, per poi pareggiare 0 a 0 fra le mura amiche.

Attualmente quinti, a 15 punti dalla capolista Steaua Bucarest, ma a – 3 dal terzo posto (utile per arrivare in Europa), i campioni di Romania in carica arrivano in Europa League solo a causa degli scontri diretti contro il Galatasaray di Fatih Terim, in virtù di cui, nonostante entrambe le squadre fossero appaiate a quota 10 in classifica, hanno passato il turno i turchi.

Fra i punti di forza delle maglie bordeaux bisogna annoverare: Sougou Modou e Pantelis Kapetanos, attaccanti rispettivamente autori in stagione di 5 gol e 7 assist il primo e di 10 reti e 5 assist il secondo. Non è da sottovalutare neanche il centrocampista Luis Alberto, il cui splendido siluro da fuori area insaccatosi nella porta dello United aveva illuso i suoi tifosi a Manchester; mentre il difensore Felice Piccolo, Matteo Lignani, l’uruguaiano ed ex Palermo Aguerrigaray e Sasa Bjelanovic rappresentano un tocco di italianità all’interno di una rosa prevalentemente rumena. Ottimo elemento anche il portiere portoghese Màrio Felgueiras, il cui rendimento è andato sempre più crescendo negli anni fino a culminare nel rigore parato a Felipe Melo nel match giocato ad Istanbul il 23 ottobre scorso.

Insomma, viste le brutte esperienze avute affrontando avversari meno quotati come Hajduk e Vaslui, contro il Cluj converrà tenere l’attenzione alta, se si vuole andare più in fondo possibile alla competizione continentale.

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