Tanto cuore non basta: dopo dieci vittorie, l’Inter cade a Bergamo

Si interrompe a dieci la striscia di vittorie consecutive in trasferta dell’Inter; nel posticipo della dodicesima giornata, la truppa di Stramaccioni viene sconfitta 3 a 2 sul campo di un’Atalanta apparsa molto brillante e ben disposta in campo. Il tecnico interista, viste le numerose assenze, deve fare di necessità virtù, impiegando molti giocatori reduci dalla trasferta di Europa League a Belgrado, riproponendo la difesa a 4 davanti ad Handanovic, con Guarìn, Cambiasso e Gargano in mediana e il “tridente delle meraviglie” a cercare di pungere in fase offensiva.

Nonostante l’Inter scenda in campo con il piglio giusto, è l’Atalanta a passare in vantaggio alla prima sortita offensiva grazie a un colpo di testa di Bonaventura, bravo a inserirsi tra le maglie della difesa ospite su invito dalla sinistra di Peluso. Complice l’immediato vantaggio, i decibel dell’Atleti Azzurri d’Italia crescono d’intensità col passare dei minuti, dando ulteriori energie ai padroni di casa, i quali mettono in seria apprensione la retroguardia interista, prima con Denis che da ottima posizione calcia alto, poi con Cigarini, la cui sassata dalla distanza lambisce il palo alla destra di Handanovic. L’Inter prende un po’ le misure nel finale della prima frazione di gioco, assestandosi stabilmente sulla trequarti avversari e imponendo la propria superiorità nel fraseggio; l’occasione del pareggio capita sulla testa di Palacio, ma Consigli si supera e sventa la minaccia.

La ripresa si apre sulla falsa riga di come era finito il primo tempo, con l’Inter che preme alla ricerca della rete dell’1 a 1; rete che arriva all’undicesimo minuto grazie a una punizione di Guarìn che piega le mani a un Consigli apparso fino a quel momento davvero insuperabile. Mentre il popolo interista comincia a pregustare una rimonta “da Inter”, arriva come una doccia fredda la rete del nuovo vantaggi atalantino firmata da Denis, che batte Handanovic da pochi passi su invito di Maxi Moralez. La truppa di Strama accusa il colpo, assieme all’affiorare dell’inevitabile fatica dell’impegno europeo e, complice un rigore quantomeno dubbio assegnato da Damato all’Atalanta per fallo di Silvestre su Moralez, i padroni di casa si portano sul 3 a 1. Nonostante le spia della riserva sia accesa, l’Inter prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo e, anche grazie alle rischiose mosse del suo tecnico, riesce a riaprire la partita con una rete di Palacio, abile a battere l’estremo difensore bergamasco con un potente diagonale.

Il finale di gara è concitato, con l’Inter alla disperata ricerca del pareggio e l’Atalanta, ridotta in 10 uomini in seguito all’espulsione dell’atalantino Parra (reo di aver colpito volontariamente alla testa Guarìn), che prova a difendere il successo; a pochi secondi dal termine Livaja viene anticipato in extremis da Manfredini e l’assalto interista al fortino bergamasco risulta vano.

L’Inter perde la sua imbattibilità in trasferta, ma la squadra ha comunque fornito indicazioni positive, sia visti i numerosi infortuni, sia anche in seguito alla maiuscola prestazione dell’Atalanta. Nulla è perduto: sarà importante recuperare energie e magari anche qualche infortunato in vista del match di domenica prossima a San Siro col Cagliari.

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