ESCLUSIVO – Sergio Zanetti: “Strama fantastico. Il segreto di Javier è…”

A margine della rotonda vittoria per 4-1 ai danni del FeralpiSalò, l’allenatore della Berretti nerazzurra Sergio Zanetti, fratello di Javier, si è concesso in esclusiva alle domande di SpazioInter.it. Soddisfatto dei suoi ragazzi, il tecnico argentino ha spiegato qual è la sua filosofia di lavoro, il suo rapporto con Stramaccioni e qualche curiosità riguardante suo fratello.

 

Qual è l’obiettivo di mister Zanetti in questa stagione?

Alleno una squadra molto giovane. I miei ragazzi sono tutti del ’95 e ’96, mentre molti dei nostri avversari schierano giocatori anche del ’93. Anche per questo, nelle prime uscite stagionali abbiamo avuto qualche difficoltà ma, piano piano, stiamo ottenendo buoni risultati. Il mio obiettivo è sempre quello di vincere, ma voglio farlo convincendo. Tratto i miei ragazzi come dei veri calciatori e li amministro con regole rigide, l’aspetto morale è fondamentale per diventare dei campioni“.

E’ un vizio di famiglia allora quello di curare l’aspetto morale…

Io e mio fratello Javier siamo cresciuti in una famiglia esemplare, dove il rispetto per le altre persone è sempre stato fondamentale. Adesso noi cerchiamo di trasmettere questi valori a chi ci sta vicini“.

Che rapporto c’è con Stramaccioni?

Io e Andrea abbiamo lavorato fianco fianco fino allo scorso anno nel settore giovanile. Anche adesso c’è grande collaborazione perché lui segue molto il vivaio. Ho avuto il piacere di andare in ritiro quest’estate per aiutarlo soprattutto con i ragazzi provenienti dalla Primavera. Lavora molto sul campo e cura tutti i dettagli. E’ una persona fantastica“.

Diversi ragazzi passati tra le sue mani, adesso si sono affacciati in prima squadra…

Si esatto. I vari Garritano, Pasa e Benassi li ho allenati negli scorsi anni e adesso sono felice che si possano misurare con palcoscenici importanti in prima squadra. Spero che anche molti dei miei ragazzi attuali possano ripercorrere le loro orme“.

E Javier? Molti giocatori hanno giocato fino a quarant’anni, ma non da protagonisti assoluti come lui…

Mio fratello è incredibile. Credo che il suo segreto sia quello di svegliarsi al mattino con la gioia di andare ad Appiano per allenarsi. Anche io ho giocato quasi 600 partite fino a 38 anni, ovviamente non ai suoi livelli. Evidentemente abbiamo qualcosa in più nel nostro dna”.

Potrebbe essere l’ultima stagione di Javier da calciatore?

Non credo. Secondo me un altro anno lo vorrà fare, ma penso che deciderà a fine stagione valutando le sue condizioni fisiche”.

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