Strama: “Non voglio che gli infortuni diventino un alibi. Rispettiamo l’Atalanta, ma…”

Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà l’Atalanta allo stadio “Atleti azzurri d’Italia” nella gara valida per la 12^giornata del campionato di Serie A.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Quali sono le insidie della sfida con l’Atalanta?

“Ho grande rispetto per loro, da dopo la sosta hanno fatto benissimo. Colantuano sta portando avanti un grandissimo lavoro, ha reso organizzata e solida una squadra che da centrocampo in su ha sei giocatori di qualità: Schelotto, Carmona, Cigarini, Maxi Moralez, Bonaventura e Denis. Hanno battuto Napoli e Milan e, senza penalizzazione, avrebbero gli stessi punti della Roma”.

Cambiasso e Gargano come stanno? Li gestirai in maniera diversa, considerando anche l’infortunio di Mudingayi?

“Non è un momento fortunato dal punto di vista degli infortuni. Anche Cambiasso non sta bene, ma proveremo a recuperarlo fino all’ultimo. In ogni caso, questa situazione non deve essere un alibi ma darci una spinta in più per fare bene. Con tutto il rispetto per i giocatori infortunati, non dobbiamo concentrarci sulle cose che mancano. L’Inter si farà trovare preparata, è l’occasione per tirare fuori quel qualcosa in più, perchè una squadra che vuole diventare grande non deve dipendere da nessuno. Siamo tranquilli, carichi e sono sicuro che non faremo rimpiangere gli assenti”.

Si è sollevato un gran polverone intorno a Sneijder. Che tipo di dialogo si è instaurato con lui?

“Ho un ottimo rapporto con Wes, parlo con lui tutti i giorni. Vuole rientrare e sono sicuro che darà il suo contributo. Il valore tecnico non è in discussione e la mia considerazione per lui è di primissimo livello. Nell’ultimo risconotro il dottore gli ha dato l’ok per lavorare sul campo e Stefano Rapetti gli sta facendo sostenere un programma specifico. Non c’è nessun problema con Wes, lo aspettiamo”.

Dopo la vittoria con la Juventus, il vostro campionato può cambiare?

“La partita di Torino è stata un banco di prova importante. Vincerla ci ha dato forza e sicurezza, ma si è trattato solo di una partita. Nella nostra mente è già archiviata e l’abbiamo dimostrato giovedì, giocando con grande impegno una partita che poteva anche essere affrontata con l’approccio sbagliato. Dobbiamo continuare a fare bene perchè possono bastare due passi falsi per tornare dove eravamo prima. Siamo all’undicesima giornata e vogliamo continuare a crescere”.

Qual è il quadro degli altri infortunati?

“Tra gli infortunati di lungo corso, il giocatore più vicino a rientrare è Coutinho. Credo che già dalla prossima settimana possa tornare ad allenarsi con il gruppo. Teniamo monitorate le situazioni di Samuel e Ranocchia, ma aspettiamo e gestiamo le cose come sempre”.

Il successo di Torino ha cambiato la vostra consapevolezza?

“No, siamo all’undicesima giornata. Non dobbiamo farci prendere da un entusiasmo eccessivo, ma penso di allenare una squadra con sufficiente esperienza per non cadere in questa trappola. Un ragionamento simile lo potremo fare solo più avanti, proporlo adesso sarebbe un errore. Siamo concentrati su Atalanta-Inter, una partita da coefficiente di difficoltà altissimo”.

Obi e Mariga come stanno? A che punto è il loro recupero?

“D’accordo con Combi, Mariga giocherà oggi con la Primavera. Sarà un test importante. Su Obi invece c’è la massima attenzione perchè storicamente è un giocatore dalla ricaduta facile. E’ un ’91, è un prospetto enorme e dobbiamo gestirlo con intelligenza. Dare dei tempi sarebbe sbagliato in questo momento”.

Domani pomeriggio riuscirai a guardare il derby di Roma?

“E’ una partita sentita. La seguirò con attenzione perchè sono due squadre che lotteranno per i nostri stessi obiettivi”.

A differenza di quello che succede ad altre squadre, sembra che all’Inter faccia bene cambiare spesso modulo…

“Quest’anno non c’è un’Inter tipo. Qualcuno potrebbe vederlo come aspetto negativo, ma per me è un vantaggio. Abbiamo 6-7 punti fermi che costituiscono la nostra base, mentre in alcuni ruoli può giocare chi sta meglio. Questo ci permette di essere più imprevedibili, senza perdere la nostra identità. C’è una struttura portante solida, completata da posizioni in cui ho valide alternative da far ruotare”.

Cosa pensi di Balotelli, che sta vivendo una stagione particolare al Manchester City?

“E’ un giocatore di grande qualità, nell’ultimo Europeo ha dimostrato il suo valore confermandosi anche nella nazionale italiana. Per quanto riguarda la sua situazione in Inghilterra non ho elementi sufficienti per giudicare”.

Ci puoi spiegare cos’è successo con Sneijder e com’è nata la vicenda “Twitter”?

“D’accordo con il team manager, Ivan Cordoba, abbiamo deciso un regolamento interno, di spogliatoio. Non si possono esprimere giudizi sulla nostra squadra se non autorizzati dal team manager, da me o dall’ufficio stampa. Una squadra di livello mondiale, come l’Inter, deve comunicare con l’esterno in un certo modo. Voi sapete di Sneijder, ma sono stati già multati altri giocatori da inizio anno”.

Cosa farai stasera alle 20.45? Il risultato di Pescara-Juventus cambierà il vostro atteggiamento?

“Un risultato non può cambiare il nostro modo di ragionare all’undicesima giornata. Io guardo tutte le partite che riesco a vedere, ma per mia cultura. Nessun risultato condizionerà il nostro campionato”.

L’Inter ha un calendario più semplice nelle prossime giornate. Ci saranno condizionamenti psicologici?

“Sono tante le variabili. Noi ad esempio abbiamo fatto 6 punti con Milan e Juventus e abbiamo inanellato una serie positiva con un calendario non semplicissimo. Non riesco a ragionare a lungo termine, anche perchè adesso, nel nostro momento migliore, siamo a corto di uomini. Fortunatamente abbiamo una situazione ideale in Europa League, perchè sarebbe stato difficile dover onorare due competizioni in questo momento”.

Sneijder non fa un po’ troppo la prima donna?

“Non so cosa appaia da fuori. All’interno dello spogliatoio non è così. Ha un buon rapporto con tutti e un ottimo rapporto con me. E’ solo stato sfortunato a stare fuori quando l’Inter ha cominciato a fare risultati. Avremmo detto la stessa cosa se al suo posto ci fossero stati Cassano o Milito”.

Come hai vissuto questa settimana da protagonista sui giornali?

“Sarei ipocrita a dire che i complimenti non mi fanno piacere. Però sono abbastanza freddo e sentirmi bravo non mi porta dei vantaggi. Se la squadra sta facendo bene è merito dei ragazzi, che stanno mettendo in campo tutto quello che hanno. In Serie A è un attimo tornare a vivere situazioni difficili. Il mio compito è essere equilibrato, quando le cose vanno bene e quando vanno meno bene”.

Per Twitter come vi siete comportati con Mudingayi, che ieri ha parlato del suo infortunio?

“E’ stato multato anche lui. Ha vissuto un momento durissimo ieri e lo capisco. Ma ha commesso un errore perchè ha tweettato prima che venisse comunicato l’esito degli esami”.

In prospettiva, questa rosa necessita di essere puntellata numericamente in alcuni reparti?

“Questa rosa è perfetta, mi va bene così e non parlerò di mercato fino a gennaio. Sono enormemente contento dei giocatori che ho. Domani siamo in emergenza, ma siamo convinti di far bene e lo dimostreremo sul campo”.

Possiamo dire ormai che la squadra ha trovato un equilibrio indipendentemente dal modulo?

“La nostra solidità è cresciuta con il lavoro. Se non hai solidità ed equilibrio non fai dieci vittorie consecutive. Abbiamo margini di crescita, dobbiamo continuare a migliorare”.

C’è un giocatore dell’Atalanta che temi in maniera particolare o sei più preoccupato dalla forza della squadra e dalla bravura di Colantuono?

“Temere è un verbo impegnativo. Massimo rispetto per l’Atalanta, per i suoi giocatori e per il grande lavoro di Colantuono. Forse, l’unico elemento atipico, da prendere in consegna con molta attenzione, è Maxi Moralez, perchè ha caratteristiche che difficilmente si trovano nel campionato italiano”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

Impostazioni privacy