Zanetti: “Andiamo a Torino per giocarcela. Strama ha tutto per fare una grande carriera”

A meno di ventiquattro ore dalla vittoria con la Sampdoria, l’Inter affronta già l’antivigilia di una nuova sfida importantissia: sabato sera i nerazzurri scenderanno in campo allo Juventus Stadium di Torino per uno dei derby d’Italia più attesi degli ultimi anni.

A raccontare il clima che si respira in casa nerazzurra è il capitano Javier Zanetti, intervistato in esclusiva dai colleghi di Sky Sport 24: “Quella di sabato è una partita molto sentita da parte di tutti, sarà sempre il derby d’Italia. Il secondo posto dà solo un’ulteriore crescita, speriamo continui così. Otto vittorie di fila? Avevamo molta fiducia di poter essere protagonisti e speriamo di poter essere lì a giocarci cose importanti nel mese decisivo.

Pupi sottolinea però come sia troppo presto per parlare di sfida scudetto: “Non ancora, è una partita importante per la posizione in classifica delle due squadre e per noi sarebbe bello vincere a Torino. Sarà una sfida bella e difficile, andiamo là per giocarcela.

Zanetti prova poi a chiudere definitivamente il capitolo relativo alle recenti polemiche arbitrali: “Speriamo che l’arbitraggio sia sereno. Sappiamo che si può sbagliare, speriamo che le squadre si giochino tutto in campo e si parli solo di quello.

Il capitano spende poi qualche parola per l’ottimo momento attraversato dai connazionali Palacio e Milito: Sono entrambi grandissimi giocatori, quando hanno un’occasione sbagliano difficilmente. Cassano? È un ragazzo molto solare, simpatico e abbiamo un grande rapporto.

Si torna poi a parlare del paragone tra Andrea Stramaccioni e José Mourinho: “È inutile farne. Con José abbiamo vinto tanto e resterà sempre nei nostri cuori. Andrea sta facendo benissimo ed è all’inizio. È bravo e ci sono tutti i presupposti perchè possa fare una grande carriera. Speriamo cominci con noi”.

Infine, sul suo futuro: “Vediamo, a fine anno incontrerò la società. Ora come ora sto bene sul campo e mi auguro di restarci un po’. Poi valuteremo insieme al club i presupposti per continuare, non è troppo importante se questo continuerà dentro o fuori dal campo”.

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