Questione di coerenza

“Sapete che non sono uno a cui piace lamentarsi degli arbitri ma, visto che ancora non se ne parla, sarò io a dirlo: stasera il direttore di gara ha pesantemente condizionato la partita”.

Se qualcuno di voi, ascoltando queste parole di Massimiliano Allegri, ha dubitato della coerenza dell’allenatore rossonero, ritenendo che l’unico obiettivo della sua sfuriata fosse quello di distogliere l’attenzione dei media dalla pochezza di un Milan decisamente più vicino alla zona retrocessione che alla vetta della classifica, si è sbagliato di grosso.

Il tecnico livornese, infatti, non si era mai permesso, prima di domenica sera, di giudicare l’operato del direttore di gara: non l’aveva fatto in occasione del derby dello scorso 15 gennaio, quando Orsato aveva annullato per un’inesistente fuorigioco il gol di testa di Thiago Motta; stesso comportamento dopo la stracittadina del 6 maggio, quando Rizzoli aveva cercato invano di riaccendere le speranze tricolore dei milanisti regalando un calcio di rigore a Boateng sull’1-0 per la Beneamata.

Discorso simile per l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, che il 24 gennaio 2010 non si era preoccupato di definire inadeguato l’arbitraggio di Gianluca Rocchi, protagonista di decisioni assurde che avevano costretto l’Inter a chiudere in nove uomini per le espulsioni di Sneijder e Lucio. Inutile dire che, in tutti questi casi, i nerazzurri avevano comunque portato a casa i tre punti.

Impresa che non è riuscita domenica sera ai cugini, nonostante un secondo tempo giocato quasi interamente in superiorità numerica. Tutta colpa di Valeri, reo, secondo Allegri, di aver condizionato pesantemente l’andamento del match con una direzione arbitrale a senso unico. Curiosa interpretazione, ripensando all’espulsione di Nagatomo e ad alcuni numeri della partita: 8 falli commessi dai nerazzurri nei 90 minuti di gioco e 4 cartellini gialli (di cui due al giapponese, ndr); il doppio delle irregolarità (18) per i rossoneri e una sola ammonizione in più (5) .

Ma il monologo del tecnico vice campione d’Italia regala altre perle che meritano di essere approfondite: “In primo luogo Valeri ha commesso un errore tecnico fischiando la fine del primo tempo con 12 secondi di anticipo, senza espellere Juan Jesus con il doppio giallo” sostiene con fermezza l’ex Cagliari. Ma siamo proprio sicuri che sia andata così?

 

 

 

 

 

 

 

“In secondo luogo – prosegue Allegri – l’arbitro mi deve spiegare perchè ha annullato il gol di Montolivo, considerando che il fallo di Emanuelson su Handanovic non c’era”. Partendo dal presupposto che parlare di “gol annullato” non è corretto, visto che il fischio del direttore di gara arriva prima che la palla entri in rete, c’è un piccolo dettaglio che gli esperti di moviola si sono dimenticati di far notare all’allenatore rossonero: anche giudicando come non falloso l’intervento di Emanuelson su Handanovic, Valeri non avrebbe potuto convalidare la rete di Montolivo per una evidente posizione di fuorigioco del centrocampista olandese.

 

 

 

 

 

 

 

Precisazioni doverose alla luce di quello che si è detto e scritto nelle ultime ventiquattro ore. In fondo, però, Allegri va capito: parlare di calcio giocato, vista la qualità espressa dal Milan in questo avvio di stagione, dev’essere davvero complicato.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

Impostazioni privacy