Inter-Siena 0-2, le parole dei protagonisti

È una sconfitta inaspettata quella che gli uomini di Stramaccioni hanno subito oggi contro il Siena di Serse Cosmi. La maledizione del “Meazza” continua e la delusione sul volto e nelle parole dei giocatori al termine della partita è grande.

Il problema è il risultato che non trovi, quando fai di tutto per averlo – spiega Esteban Cambiasso, oggi capitano visto il turno di riposo per Javier Zanetti –. Anche quando si fa un filotto di vittorie ogni partita è una storia a sé: questo vale anche quando si perde. Siamo uniti, siamo con il tecnico, che cerca di fare il meglio, così come noi. L’anno è lungo e speriamo che la sorte possa girare”.

“Aver perso in casa dispiace, perché non riusciamo a dare una soddisfazione ai nostri tifosi – prosegue il Cuchu – ma siamo sicuri che arriverà. A volte quando non riesci a sfruttare il tuo momento, sei sempre a rischio che un contropiede possa diventare una sconfitta. Non mi piace parlare dei singoli, la condizione psicologica della squadra è buona, altrimenti avremmo perso anche in trasferta. Oggi nel primo tempo abbiamo fatto davvero tanto, ma non siamo riusciti ad andare in vantaggio. Non buttiamo via tutto per una sconfitta che fa male. Siamo convinti di quello che facciamo. C’è uno staff tecnico che ha le sue capacità, che ha le sue idee e noi dobbiamo stargli dietro, cercando di dare più del 100%“.

Grande amarezza anche nelle parole di Andrea Ranocchia: “È stata una partita strana, abbiamo perso nonostante i tantissimi tiri in porta. Poi un contropiede ci ha ammazzato. Ne abbiamo viste a migliaia di queste partite: se non riesci subito a far gol, prima o poi, ti puniscono. Noi abbiamo creato tanto, ma è difficile contro una squadra che si difende con dieci o undici uomini dentro l’area. E poi oggi Pegolo le ha davvero prese tutte. Ma ora pensiamo già a mercoledì. Se a fine gara era più arrabbiato Massimo Moratti o Andrea Stramaccioni? Non ho visto nessuno dei due“.

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