La rivincita di Strama e della difesa

Un’Inter cinica esce dall’Olimpico di Torino con i tre punti in tasca. La difesa e l’organizzazione tattica sono state le chiavi per vincere la resistenza dei ragazzi di Ventura.

Stramaccioni si diverte a sorprendere tutti, dai tifosi ai giornalisti, con due grosse novità: Juan Jesus e un nuovo modulo. Se nei giorni scorsi si era parlato con insistenza di un possibile utilizzo del giovane brasiliano, nessuno aveva ipotizzato però un suo impiego da centrale e non come terzino. Niente ritorno di “The Wall” Samuel, quindi. Spazio alle nuove leve.

Ma la novità più clamorosa – come anticipato – riguarda l’assetto tattico: si passa a un inedito 4-4-2 (o 4-4-1-1) con Sneijder e Milito in avanti. Palacio e Cassano finiscono entrambi in panchina.

L’Inter nel primo tempo ha la fortuna di portarsi in vantaggio dopo appena 13 minuti grazie a un disimpegno errato di Gazzi. Il Principe è lestissimo ad approfittarne con un gran destro. Il Toro prova a reagire, ma è poca roba.

Nella ripresa Strama è costretto a sostituire Jonathan alle prese con un fastidioso problema alla spalla. Si affida, quindi, a Ricky Alvarez al debutto ufficiale in questa stagione. I granata crescono e l’Inter soffre. In particolare il Toro va vicino al pareggio in due occasioni nel giro di un minuto al 65′. Handanovic, però, è grandioso nell’opporsi a un bel colpo al volo di Rolando Bianchi. Passata la sfuriata, i nerazzurri si riprendono fino all’83’ quando il neo-entrato Cassano trova il raddoppio su un cross di Alvarez. Scorrono i titoli di coda, la partita è finita.

La nota più positiva del match è sicuramente il ritorno di Andrea Ranocchia ai livelli che più gli si addicono, affiancato per altro da un Juan Jesus fisicamente devastante. Ottimo il suo debutto e, a parte due minuti di sbandamento generale nella ripresa, la coppia si è comportata benissimo, tanto da lasciare la sensazione che rivedremo spesso i due giovanotti giocare insieme. Sono il futuro, il nostro futuro.

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