Cou, arriverà la tua occasione…

Deve essere profondamente cambiato l’umore di Philippe Coutinho in questi mesi. A giugno, di ritorno dall’importante esperienza in terra spagnola, si sentiva parte integrante del nuovo progetto, se non la prima pietra da cui ripartire. Già dalla tournée in terra indonesiana dava l’impressione di aver convinto lo staff tecnico e tutti gli addetti ai lavori. Tutti pensavano fosse pronto per il grande salto.

Non sarebbe stato titolare, beninteso, ma il primo cambio a partita in corso. Ruolo che per le sue peculiari caratteristiche tecniche e fisiche sembrava cucito su misura. Stramaccioni pareva stravedere per lui.

Poi tutto è cambiato. A fine agosto, dopo tutte le amichevoli in cui l’Inter ha ben figurato, ecco arrivare Antonio Cassano. Improvvisamente i ruoli di trequartista e seconda punta diventano inaccessibili per il folletto verdeoro: nel primo ha davanti un intoccabile come Wesley Sneijder, nel secondo Palacio e Cassano in perenne staffetta fra loro. Senza dimenticare che in rosa c’è anche un certo Alvarez.

In fondo, però, siamo solo alla seconda giornata e finora Philippe ha avuto comunque il suo spazio, partendo titolare due volte in Europa League e subentrando sempre a partita in corso in campionato. Già a Pescara, nei pochi minuti a disposizione, è riuscito a segnare (come accaduto anche a Spalato).

Da domani, poi, inizierà un tour de force che vedrà l’Inter scendere in campo ogni tre giorni con trasferte molto impegnative. Sarà in quel momento che la profondità della rosa diventerà fondamentale. Sarà quello il momento di Philippe Coutinho.

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