Stramaccioni attende il ritorno del vero Milito

In un’inizio di stagione dove ancora non è emersa appieno la vera identità dell’Inter di Stramaccioni, schiacciasassi fuori casa e vulnerabile a San Siro, uno dei dati che balza maggiormente all’occhio è quello riguardante le reti realizzate dal finalizzatore delle azioni di Zanetti e compagni: Diego Milito.

L’attaccante argentino, finora, pur facendo sempre un grandissimo lavoro per la manovra, ha firmato solo 1 degli 11 gol messi a segno dalla squadra in queste prime partite tra campionato ed Europa League. La rete, arrivata nella trasferta di Pescara, è giunta nella miglior prova stagionale della squadra, dove il Principe, oltre ad aver perforato Perin, è stato l’autore degli assist che hanno portato ai gol di Sneijder e Coutinho. Questo a testimonianza di quanto sia importante Milito nel gioco studiato da Stramaccioni.

L’ex Genoa rappresenta un autentico regista offensivo, capace di aprire gli spazi, attaccare la profondità, essere utile alla squadra e, ovviamente, risultare letale sotto porta.

La speranza dei tifosi è che non si verifichi la stessa situazione dell’anno scorso, quando il Principe segnò sì 26 reti, ma solo 5 (di cui 2 su rigore) entro la sosta natalizia. Diego non ha ancora raggiunto il top della forma ma Stramaccioni si augura che presto riprenda a segnare a raffica come nella seconda parte della scorsa stagione.

A differenza della balbettante annata 2011/2012 però, dove il peso dell’attacco gravava tutto sulle spalle di Milito, l’Inter adesso può dormire sonni tranquilli, perché con Cassano, Palacio e Coutinho al posto di Zarate, Forlan e Castaignos, non mancherà mai la pericolosità in zona gol.

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