Stramaccioni studia una “doppia” Inter per essere competitivi su tutti i fronti

La sosta per le Nazionali, che tiene spenti i riflettori sul campionato, sta tornando utile ad Andrea Stramaccioni sia per recuperare alcuni infortunati importanti come Handanovic, sia per provare nuovi schemi di gioco.

L’idea del tecnico romano, è quella di creare una sorta di doppia squadra, da poter utilizzare in modo alterno e complementare tra Serie A ed Europa League, senza dimenticare la Tim Cup. Fondamentalmente l’idea di gioco rimane sempre la stessa, ovvero quella di mantenere quattro difensori, tre uomini in mezzo al campo e tre in avanti. Con il rientro di Alvarez e l’inserimento di Pereira, potrebbe tornare di moda anche il 4-2-3-1.

Nel mercato estivo, Branca e Ausilio sono riusciti a consegnare a Stramaccioni almeno due uomini per ruolo. Partendo chiaramente da una formazione base, l’intento è quello di creare un gioco armonioso e collettivo, che permetta di essere sviluppato indipendentemente dagli interpreti. Come in tutte le squadre, è inevitabile che ci possano essere degli intoccabili.

L’ex tecnico della Primavera nerazzurra, costruirebbe la sua squadra lungo la spina dorsale composta da Handanovic, Ranocchia, Guarin, Sneijder e Milito. Sembrano essere proprio questi i punti fermi dello scacchiere interista, a cui vanno aggiunti, di volta in volta, interpreti adatti all’avversario valutando anche la condizione fisica.

Partendo dal presupposto che l’obiettivo numero uno di questa stagione è quello di arrivare tra le prime tre in campionato e, quindi, di tornare in Champions League, Stramaccioni avrà inevitabilmente un occhio di riguardo per questa competizione.

Anche l’Europa League però, stuzzica non poco il palato di Massimo Moratti, voglioso di tornare protagonista a livello continentale cercando magari di vincere il torneo per poter rigiocare la Supercoppa Europea, sfuggita nel 2010 quando i nerazzurri vennero battuti 2-0 dall’Atletico Madrid di Forlan e Aguero.

 

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