Anche con il Pazzo, è sempre “prostituzione intellettuale”

Qualcuno la chiamerebbe prostituzione intellettuale. Pazzini mette a segno una tripletta e l’Inter ha lasciato andare l’ennesimo fenomeno. Poco importa se la sua presenza in campo nella prima uscita stagionale era stata totalmente impalpabile, come tutta la sua passata stagione all’Inter; non importa nemmeno che i tre gol siano stati messi a segno in maniera un pò fortunosa.

Tutti pronti a salire sul carro del Pazzo. E pensare che, in casa nerazzurra, nessuno si è mai permesso di mettere in dubbio il grande fiuto del gol di Pazzini: anche quando giocava con la Fiorentina o, appunto, in nerazzurro l’attaccante di Pescia ha sempre fatto diverse reti prima di eclissarsi, perdendosi in stagioni opache in cui spesso rimaneva relegato in panchina.

L’Inter, dal canto suo, ha spiegato in maniera inequivocabile i motivi della cessione. I dirigenti nerazzurri, e lo stesso Stramaccioni, hanno più volte ripetuto che le varie esigenze di bilancio (le stesse per cui il Milan si è privato di Ibrahimovic e Thiago Silva) mal si conciliavano con la presenza in rosa di una seconda scelta da 3 milioni di euro a stagione.

I tempi in cui le panchine erano affollate da giocatori strapagati sono ormai finiti e Stramaccioni, dopo la partita di domenica, ha ribadito che la cessione di Pazzini è stata dettata anche da esigenze tecniche, in quanto il suo modulo necessita di una prima punta capace di dialogare con i compagni, ruolo in cui Milito riesce alla perfezione e in cui il Pazzo invece avrebbe fatto fatica ad adattarsi.

Ma queste, evidentemente, sono parole che contano poco: i fatti (quelli raccontati dai media) dicono che l’Inter nello scambio  Cassano-Pazzini è quella che ci ha rimesso di più: non contano i 7,5 milioni di conguaglio che hanno permesso a Moratti di evitare una brutta minusvalenza a bilancio (nonostante Pazzini vivesse da separato in casa) e non importa neppure che FantAntonio nelle sue due prime uscite stagionali abbia messo a segno un assist e un gol (pur essendo solo al 60% della forma), dimostrando di poter essere più funzionale al progetto nerazzurro.

Non vale niente di tutto questo, perchè comunque vada, hanno già deciso che a fare il colpaccio è stato qualcun altro…

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