La Juve di Conte: difesa solida, attacco sterile

Imbattuta in campionato, finalista di coppa Italia, la Juventus di Antonio Conte è ritornata una big grazie a una campagna acquisti meno imbarazzante del solito (anche se non mancano alcune scelte curiose: vedi Borriello, Padoin ed Elia) che, unita al “cinema infrassettimanale”, ha consentito ai bianconeri di centellinare le energie e concentrarsi solo sulla corsa scudetto, che al momento vede Vucinic&Co a 4 punti dal Milan capolista.

Dopo un mercato impostato per il 4-4-2, modulo improponibile con Pirlo e Marchisio come interni, Conte è stato bravo a rendersi conto dopo poche giornate che la squadra non poteva fare a meno di Arturo Vidal. Il cileno, infatti, con le sue qualità di incontrista puro, rappresenta il perfetto anello di congiunzione tra la regia di Pirlo e gli inserimenti di Marchisio, e garantisce quella copertura che ha reso la difesa juventina la meno battuta della serie A, con sole diciassette reti subite. La linea difensiva ha beneficiato anche del cambio Lichtsteiner-Motta, dell’eccelente rendimento di Andrea Barzagli, alla sua miglior stagione in carriera e del ritorno a buoni livelli di Chiellini.

Il reparto peggiore è senza dubbio l’attacco. Tanto volume di gioco ma poca concretezza sotto porta che è costata alla Juve un’incredibile serie di pareggi contro le cosiddette “piccole”. Il “Bomber” bianconero, infatti, è Alessandro Matri, autore di 10 gol. Il secondo marcatore è Marchisio con 7, terzo Pepe con 5 a pari merito con Vucinic che , fino a poche settimane fa, ha avuto un rendimento oscillante tra l’osceno e l’impresentabile.

E’ proprio il montenegrino l’uomo del momento. Il supergol che ha regalato la finale di coppa Italia segue una serie di partite nelle quali si è rivisto il Vucinic di Roma. Accanto a lui dovrebbe giocare titolare Matri; difficile infatti che Conte si affidi al Clark Gable di San Giovanni a Teduccio, al secolo Marco Borriello, che da quando, ormai un anno fa, si lamentò con Ranieri, reo di non averlo fatto giocare in Champions nonostante i sui “25000 gol”, sta mettendo in mostra prestazioni e look, più consoni a “Uomini&Donne” che a un calciatore professionista.

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