Forlan chiarisce tutto, ma l’equivoco è tattico

Come era ampiamente prevedibile già nel mese di agosto, sostituire Samuel Eto’o con Diego Forlan è stato un abbaglio clamoroso della dirigenza nerazzurra, ancor di più se pensiamo che il Cacha sarebbe dovuto essere l’esterno d’attacco del tridente di Gasperini.

All’origine della disastrosa stagione di Forlan, c’è proprio la volontà di adattare un centravanti puro com’è l’uruguaiano, a fare l’esterno d’attacco alla tenera età di 32 anni. Forlan i gol li ha sempre fatti, la sua carriera si è basata su quello. Manchester United, Villarreal, Atletico Madrid e la nazionale celeste hanno goduto in questi anni delle sue vagonate di gol che hanno concesso loro di collezionare trofei. In ordine di tempo, l’ultimo è stato proprio l’Uruguay che grazie al contributo di Forlan ha portato a casa una storica Coppa America l’estate scorsa. Poi è arrivato all’Inter. L’eredità lasciatagli da Eto’o è stata pesante e mai onorata, un po’ per gli infortuni, e un po’ per la sciagurata stagione imboccata dall’Inter.

Dopo diverse prestazioni al di sotto di ogni aspettativa offerte a pascolare sull’out di sinistra, il Cacha, con “educazione”, ha deciso di dire basta. Infatti, al 70′ di Inter-Atalanta, Ranieri ha chiesto nuovamente alla punta di adattarsi sull’esterno per cercare di portare a casa i tre punti. Questa volta però, la disponibilità al sacrificio di Forlan è venuta meno, probabilmente anche stanco di sentirsi subissato di fischi ad ogni tocco di palla. La ragione non sta né da una parte, né dall’altra. Il tecnico testaccino ormai dovrebbe aver capito che non è quello il ruolo del biondo ex Atletico mentre, dall’altra parte, non esiste per nessun motivo, che un giocatore in panchina, quindi a disposizione, non accetti di adempiere alle direttive del proprio allenatore.

Purtroppo questa stagione a dir poco travagliata nerazzurra ha offerto l’ennesimo capitolo raccapricciante che proprio il protagonista ha deciso di chiarire: “L’allenatore ha spiegato bene quello che è successo, non mi sono mai rifiutato di entrare in campo e mai lo farò. Sapete che ho sempre fatto l’attaccante, ma io sono sempre a disposizione, a me piace soprattutto giocare. Ieri c’è stata una cattiva comunicazione dei media su quello che è successo anche se Ranieri lo ha spiegato. Io ho un contratto con l’Inter, questa per me è stata una stagione difficile, con tanti infortuni, ora dobbiamo continuare a lavorare. E ribadisco non ho nulla contro Ranieri“.

Tradotto: Forlan in campo ci sarebbe anche entrato, ma non a fare il terzino. Piuttosto che essere sommerso da altri fischi dall’ormai impietoso San Siro, ha preferito restarsene in panchina. Così facendo però, con la stagione che volge al termine, caro Cacha, le occasioni per dimostrare il tuo valore e la tua professionalità vanno sempre diminuendo. Chi ha tempo, non aspetti tempo.

Impostazioni privacy