Atalanta: dal – 6 a una salvezza tranquilla, ecco il miracolo di Colantuono

Dopo la cocente delusione europea, l’Inter ha undici partite a disposizione per centrare l’unico obiettivo stagionale rimasto: quel terzo posto che garantirebbe l’accesso al turno preliminare della prossima Champions League. La prima di queste undici “finali” vedrà i nerazzurri opposti all’Atalanta di Stefano Colantuono, una delle sorprese di questo campionato.

Gli orobici, reduci dal deludente pareggio interno contro il Parma, arrivano al Meazza forti dei loro 33 punti in classifica. La situazione sarebbe ancora più rosea senza la penalizzazione di 6 punti inflitta ai bergamaschi per la squallida vicenda del calcio scommesse. 39 punti conquistati sul campo quindi; un grande bottino per una neopromossa.

La gara d’andata finì 1-1. Al gol di Sneijder replicò Denis, che poi fallì il rigore del sorpasso a tempo scaduto. Rispetto allo scorso ottobre l’Atalanta non ha variato il proprio assetto tattico, ma dopo la flessione avuta tra dicembre e gennaio, Colantuono ha cambiato gli interpreti. A farne le spese il giovane talento di Giacomo Bonaventura, che ha lasciato la maglia da titolare a Marilungo, con lo spostamento di Maxi Moralez dal ruolo di seconda punta a quello più congeniale di esterno sinistro di centrocampo.

Nel mercato invernale la partenza di Padoin è stata compensata con l’acquisto di due giocatori provenienti dalla Serie B: Carrozza, ala destra del Varese e Cazzola centrocampista centrale ex Juve Stabia. Il primo si giocherà una maglia da titolare con Schelotto; i due interni di centrocampo dovrebbero essere Cigarini e Carmona, considerando anche il grave infortunio muscolare occorso a Matteo Brighi, che va a fare compagnia in infermeria a mezza difesa: out infatti anche Capelli, Stendardo, Lucchini e Raimondi.

La linea difensiva a quattro sarà guidata da capitan Manfredini; al suo fianco giocherà Peluso, con Bellini e Ferri sugli esterni. In casa Inter l’assenza di Sneijder potrebbe spingere Ranieri ad affrontare l’Atalanta con il modulo che più gli ha dato soddisfazioni in questa stagione: un 4-4-2 in linea, ideale per affrontare i ragazzi di Colantuono, che fanno del gioco sugli esterni il loro punto di forza.

Essenziale quindi prestare particolare attenzione alle invenzioni di Moralez, alla velocità di Schelotto, alla rapidità di Marilungo e all’insospettabile killer instict che sta accompagnando German Denis, alla sua migliore stagione in carriera.

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