Forlan: “Quel gol è stato una liberazione”

Nel pareggio tutto cuore e grinta di domenica sera a San Siro contro il Catania, Diego Forlan è finalmente tornato al gol, offrendo anche una buona prova di sacrificio e, a sprazzi, di qualità. L’attaccante uruguaiano, si è confessato ai microfoni di Marco Barzaghi di Studio Sport, toccando diversi punti, dal momento di difficoltà che sta vivendo la squadra fino ai fischi piovuti sulla testa di Cambiasso al momento della sostituzione nella gara contro gli etnei.

Che cosa hai pensato l’altra sera quando è entrata quella palla contro il Catania?
Per un attaccante segnare è sempre il momento più bello, poi il gol è arrivato dopo tanto tempo in quest’anno un po’ difficile per l’infortunio e per il momento della squadra. La partita è stata difficile, volevamo fare di tutto nel secondo tempo per pareggiare e magari per vincere la partita. Alla fine per poco non ci siamo riusciti“.

È stata una liberazione quel gol…
Un po’ sì. Non me lo sono potuto godere al massimo perchè eravamo ancora sotto e bisognava prendere la palla subito per provare a pareggiare“.

Ti aspettavi, al tuo arrivo all’Inter, che per te potesse essere un inizio così difficile?
Così difficile no. Ma non è la prima volta nella mia carriera che mi trovo in una squadra in un momento del genere. Ho giocato in diversi club e sempre ho vissuto momenti belli e meno belli. I giocatori devono sapere come uscire da queste situazioni: bisogna lavorare con pazienza, poi noi abbiamo le qualità in questo gruppo per poter cambiare questo momento difficile“.

Abbiamo visto che ti sei allenato anche due volte al giorno per ritrovare la condizione migliore, ti senti un po’ in debito nei confronti di questo numero 9 che porti sulla maglia?

Un po’ in debito sì. Ma ora sto tornando, ho giocato qualche gara di seguito e mi sento bene. Spero di poter continuare così: a giocare e segnare per vincere le partite che vogliamo fortemente vincere“.

Il tuo gol dell’altra sera può rappresentare l’inizio di qualcosa di nuovo anche per l’Inter?
Non solo il gol, ma tutto il secondo tempo della squadra arrivato in un momento difficile anche per come era lo stadio anche se eravamo partiti bene nei primi 15 minuti della gara. Sono usciti fuori il coraggio e l’orgoglio della squadra dopo tante partite nelle quali le cose non erano andate bene. Cambiare questa situazione e arrivare quasi a vincere la partita, penso possa rappresentare un momento chiave“.

Tanti tuoi compagni hanno raccontato che questo orgoglio è stato stimolato dal discorso di Julio Cesar tra il primo e il secondo tempo…
Lui ha fatto un buon discorso a tutti: qui ci sono giocatori che hanno vissuto tanti anni all’Inter momenti più o meno buoni come questo, lui ha detto quello che pensavano in quel momento tutti i giocatori d’esperienza di questo spogliatoio“.

Che cosa pensi dei fischi che sono arrivati al momento del cambio di Esteban Cambiasso?
“Noi giocatori non dobbiamo ascoltare troppo la gente. Il calcio è fatto di momenti e i fischi non sono arrivati solo per lui ma anche per me e altri giocatori. Sono cose normali quando si passa un momento brutto e non ti piace come gioca la squadra: la gente viene allo stadio per vedere la squadra vincere e, se vuole fischiare perchè non è contenta, è libera di farlo. Noi dobbiamo andare avanti a lavorare come abbiamo sempre fatto, migliorando perchè abbiamo passato un periodo senza vincere partite. L’esperienza che lui ha, insieme ad altri compagni, lo farà lavorare ancor di più per aiutare la squadra a vincere le partite”.

Venerdì ci sarà la gara contro il Chievo e poi bisognerà ribaltare l’1-0 dell’andata in Champions League contro l’Olympique Marsiglia…
Prima della Champions avremo la partita contro il Chievo, dovremo andare lì e sappiamo che è una partita difficile. Quindi dobbiamo prima cercare di fare bene venerdì a Verona, magari per arrivare con più fiducia alla gara contro il Marsiglia“.

Ma tu sei convinto che l’Inter possa ribaltare il risultato in Champions League?
“Sì, in tutte le partite che mi trovo a giocare sono convinto di vincere. Poi può venire fuori qualsiasi risultato, ma l’obiettivo è sempre quello di vincere. Sappiamo che loro sono una buona squadra e partono dall’1-0 dell’andata, dovremo stare attenti perché sono una squadra pericolosa. Noi dovremo fare meglio e di più per vincere”.

Che cosa si aspetta Diego Forlan dal futuro?
“Qui ho due anni e sono molto contento all’Inter. Ora cerchiamo di finire bene la stagione e di riprendere a vincere il più presto possibile”.

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