Mattia Destro, l’ultimo rimpianto nerazzurro vola col Siena

Metti in attacco Mattia Destro, con Mario Balotelli e Robert Acquafresca. Giovani, italiani, talentuosi. L’Inter se li sarebbe trovati proiettati dalla Primavera in prima squadra in un amen (e a costo zero), e invece è costretta ad ammirare le loro prodezze ora che indossano altre maglie. Certo, qualche colpo SuperMario l’ha regalato anche in nerazzurro, ma è con il celeste del City che sta maturando umanamente e sportivamente, prova ne sia la doppietta nel derby di Manchester con conseguente “pubblicità progresso” sull’uso sicuro dei petardi. Acquafresca si sta risvegliando così come tutto il Bologna, e nelle ultime due giornate di campionato ha regalato un assist a Ramirez e si è regalato un gol (liberatorio) da tre punti contro il Chievo. L’ultimo in ordine di tempo a far parlare di sé è un ragazzo “che fa gol alla Van Basten e ha colpi alla Ibrahimovic.

Così parlò Giancarlo Antognoni di Mattia Destro, nato ad Ascoli nel 1991 e trasferitosi “Giovanissimo” a Milano. Tra il 2008 ed il 2010 l’esplosione nella Primavera di Vincenzo Esposito: miglior giocatore del torneo di Viareggio e capocannoniere con 18 reti nella stagione 2009-2010. Con il compagno di squadra Dell’Agnello (oggi a Livorno) formava una coppia d’attacco devastante, Luca Caldirola lo indicò con Santon, Obi e Khrin come uno dei più promettenti di quella favolosa nidiata.

Mattia da Ascoli ha esordito in A indossando la casacca rossoblù del Genoa nel migliore dei modi. O nel più semplice, considerate le sue qualità: segnando, dopo appena 6 minuti. Ora al Siena ha trovato un allenatore carismatico e coraggioso come Sannino, uno che punta senza paura sui giovani, pronto a regalargli quei minuti che all’Inter gli sono stati negati. Lui coglie al volo l’occasione e in campionato in due partite da titolare segna 3 gol (quelli, messi insieme, di Pazzini, Forlan e Sneijder, per intenderci), scommette su se stesso (“Io cerco di fare sempre il massimo. Ora sto facendo il mio percorso, cerco di continuare a fare bene con il Siena”) e, anche se non segna per l’Inter, prova almeno a servirle un assist: “Si riprenderà, la squadra è forte e l’organico è ampio. Sicuramente in Champions ci sarà una reazione, perché è una grande squadra”.

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