I dubbi estivi diventano tristi realtà

L’Inter non riesce più ad uscire dall’incubo iniziato con l’era Gasperini a luglio. Dall’approdo in nerazzurro del tecnico di Grugliasco in poi, i tifosi non sono ancora riusciti ad ammirare una partita dei propri beniamini giocata ad alto livello. Per contare le sconfitte in gare ufficiali stagionali non bastano più le dita di una mano, e pensare che siamo solo a metà ottobre. La difesa incassa mediamente almeno due gol a partita, e in avanti le cose non vanno molto meglio. L’avvento di Claudio Ranieri sembrava aver cambiato le sorti della squadra, ma dopo le prime due vittorie in altrettante partite con Bologna e CSKA Mosca, la situazione sembra essere tornata quella di un mese fa.

Non vi è dubbio che il tecnico romano stia facendo comunque un buon lavoro, nonostante i risultati piuttosto altalenanti. La squadra è sicuramente più ordinata e meno sciagurata di quanto non lo fosse con Gasperini, ma purtroppo, soprattutto nei secondi tempi, si assiste regolarmente a un crollo fisico e psicologico di quasi tutti i giocatori. E’ qui che sarebbe indispensabile usufruire delle forze nuove acquistate nel mercato estivo. Ma i dubbi sugli acquisti effettuati da Branca & co, si sono trasformati in tristi realtà. Alvarez e Zarate non vengono impiegati con la giusta continuità per rendere al meglio, e tuttora, gol di Maurito a Mosca a parte, restano oggetti misteriosi della rosa. La classe e la tecnica dell’ex Velez non sono di certo in discussione, ma i suoi ritmi al momento non sembrano adatti al nostro campionato. Diego Forlan, arrivato teoricamente per sostituire un certo Samuel Eto’o, non è certo il campione capace di togliere le castagne dal fuoco nei momenti bui come faceva il camerunese nella scorsa stagione. E, come se non bastasse, l’infortunio che si è procurato in nazionale lo terrà fuori causa per almeno un mese. Jonathan, arrivato come vice Maicon, non sembra nemmeno in grado di allacciare le stringhe al colosso brasiliano, che fortunatamente è tornato a dettare legge sul binario destro. Castaignos e Poli, per ragioni differenti, non pervenuti.

Anche la questione del Fair Play ha stancato i tifosi nerazzurri che, attualmente, si trovano in piena zona retrocessione da campioni del Mondo in carica. Ranocchia e Pazzini a parte, sono già due anni che l’Inter fallisce il mercato. Prima la quasi completa assenza di arrivi nell’estate 2010 con i soli Biabiany e Coutinho a rinforzare la rosa contro la partenza di Mario Balotelli alla volta di Manchester. Quest’anno, l’addio di Eto’o è stata rimpiazzato solo numericamente dagli innesti di Forlan e Zarate. Il vento deve cambiare, non c’è più tempo per restare a guardare.

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