Road to Palermo: la situazione in casa Inter

In casa nerazzurra si lavora a ranghi ridotti in vista della sfida di domenica sera contro il Palermo. All’appello mancano ancora i giocatori impegnati con le nazionali, ma in questi giorni Gasperini ha avuto modo di provare l’intesa tra Diego Forlan e Mauro Zarate, seri candidati a vestire una maglia da titolare nel posticipo della seconda di campionato. Oggi riprendono gli allenamenti alla Pinetina ed ecco la situazione nel dettaglio.

I brasiliani, Julio Cesar e Lucio, insieme a Sulley Muntari, dovrebbero rientrare oggi dopo l’amichevole di ieri sera a Londra. I dieci nazionali, impegnati questa sera tra qualificazioni agli europei e partite di esibizione, rientreranno invece domani. Il gruppo si completerà giovedì mattina con l’arrivo di Alvarez e Obi, impegnati nel match Argentina-Nigeria.

Il programma settimanale prevede un allenamento nella giornata di oggi, doppia seduta domani, e giovedì allenamento solo nel pomeriggio. Nel frattempo prosegue il lavoro differenziato per Maicon e Andrea Poli, che stanno sostenendo le cure fisioterapiche per recuperare dai rispettivi infortuni. Il terzino brasiliano spera di tornare per la sfida contro la Roma, in programma domenica prossima a San Siro. Più lunghi i tempi per l’ex blucerchiato.

Con il rientro dei nazionali, nella speranza che non ci siano brutte sorprese legate a infortuni o acciacchi vari, Gasperini potrà pensare a come schierare la squadra in vista del primo impegno in campionato. Considerando le ultime vicende, il rischio è quello di sottovalutare la trasferta al Barbera ma non va dimenticato che la squadra siciliana è sempre stata un avversario ostico per i nerazzurri. I rosanero, inoltre, saranno motivati al massimo e tenteranno di sfruttare le debolezze del 3-4-3 (ancora da perfezionare) di Gasperini per poter fare risultato e dare un pò di morale a un ambiente che vive, forse, il periodo più delicato della gestione Zamparini. All’Inter il compito di iniziare con un successo in modo da acquisire fiducia e distogliere l’attenzione dei media dal burrascoso ‘caso Forlan’.

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